Perché ho scelto ASKT (Maestri Yang Lin Sheng e Liu Chun Yan)

Spesso chi desidera iniziare un percorso nelle arti marziali si domanda come riconoscere un bravo Maestro. Questa è la storia di come sono arrivato all'ASKT (Associazione per lo Studio del Kung-Fu Tradizionale), i cui Maestri Yang Lin Sheng e Liu Chun Yan ringrazio profondamente per avermi accolto come loro allievo.

Ecco come andò.
Da ragazzo mi danneggiai, in uno scontro giocando a pallone, i legamenti di un ginocchio e questo deficit si ripercosse anche sulla pratica delle arti marziali (full-contact e karate) che ho avuto modo di praticare prima di arrivare agli stili interni di Kung-Fu.

Durante i combattimenti i legamenti ormai lassi talvolta cedevano e ciò mi portava ogni volta ad arrestare, a causa dell'ingessatura della gamba, il mio percorso marziale per molti mesi.

I medici mi consigliarono di sospendere queste attività, ma sappiamo che la passione è sentimento arduo da arginare.

Mi misi così alla ricerca di un'arte marziale che mi permettesse di continuare il cammino senza mettere costantemente a rischio la mia salute.

Impiegai un anno prima di trovare i Maestri!

Girai molte palestre a Milano, città in cui vivevo prima di trasferirmi nella zona dei laghi di Varese, ed ebbi modo di conoscere molti capiscuola di varie discipline.

Sperimentavo.

Fu un anno molto bello, ma anche molto impegnativo. Trovare il Maestro e una disciplina che potessi praticare con rischi contenuti e grande soddisfazione si è rivelata impresa molto impegnativa.

Fu comunque anche un anno molto istruttivo, ebbi modo di praticare lezioni di discipline che spaziavano dal Kali filippino allo Shaolin Mon, tutte arti di cui avevo sentito parlare, ma che non avevo mai avuto modi di praticare.

In quell'anno di ricerca ho avuto anche dei momenti di scoramento, perché man mano che passavano i mesi il mio pellegrinare si faceva sempre più stancante.

Ogni volta cercare referenze che mi portassero a visitare una nuova palestra, prendere appuntamenti, spiegare la mia condizione e il motivo della mia ricerca, era compito che richiedeva tempo ed energie.

Ciò che però sembrava ridurre maggiormente le mie forze era il constatare che la lista dei Maestri ben referenziati e delle arti che presumibilmente avrei potuto ancora praticare (escludevo a priori alcune molto interessanti, ma troppo estreme) andava via via assottigliandosi.

La sensazione di essere senza "casa" si faceva sempre più pressante, avevo bisogno di trovare un luogo in cui riprendere la mia crescita, i mie studi, le mie ricerche...

Un giorno andai in centro a Milano e passai a trovare degli amici di vecchia data che gestivano un'edicola in una fermata della metropolitana.

Uno di loro, già insegnante di Judo, mi parlò di Yang Lin Sheng. Mi raccontò di questo "nuovo" Maestro arrivato a Milano dalla Cina e mi raccontò di come divenne subito suo allievo.

Il mio amico si recò a fare una lezione di prova di Yi Quan, il Maestro Yang durante la lezione chiese al mio amico di portargli un attacco.

Il mio amico (stile armadio a 3 ante per intenderci), rispose al Maestro che non conosceva le tecniche di Yi Quan, ma solo quelle di Judo.

Il Maestro gli rivolse nuovamente l'invito dicendo di applicare le tecniche di Judo che preferiva.

Così avvenne.

La terza volta che il possente judoka si trovò steso a terra, senza aver riportato danni o subito calci e pugni, decise immediatamente di diventare allievo di Yang Lin Sheng.

Io naturalmente rimasi molto affascinato dal racconto e decisi così di andare a rendermi conto di persona della proposta dell'ASKT, l'associazione fondata da Yang Lin Sheng.

Ebbi così modo di conoscere sia il Maestro che sua moglie, Maestra Liu Chun Yan, più volte campionessa internazionale di Tai Ji Quan stile Yang. Erano (e lo sono ancora) entrambi bravissimi.

Tra i molti stili che insegnano ho scelto l'Yi Quan e il Tai Ji Quan stile Yang, sono arti marziali che posso praticare con rischi limitatissimi per i legamenti del ginocchio.

Ciò che però più mi ha mosso a trovare casa nell'ASKT è stata la bontà d'animo e l'umiltà di questi due grandi Maestri.

Tanto determinati quanto pronti a sorridere, nessun distacco tra Maestri ed allievi, si ha modo spesso di uscire a mangiare insieme, siamo stati invitati più volte in Cina a casa loro, viaggio che ho vissuto come esperienza indimenticabile.

Per me incarnano il concetto che più amo del mondo marziale, la capacità di sapersi difendere senza mai essere tra chi provoca i combattimenti, ma cercando invece di vivere una vita piena di gioia e di bei sogni che si realizzano grazie ad una robusta intenzione (Yi) e alla virtù della costanza.

In questa stessa "casa" ho trovato anche degli ottimi fratelli di Kung-Fu, che molto mi hanno generosamente insegnato. Ho così compreso il senso che il Maestro Yang Lin Sheng ha sempre voluto dare alla sua grande scuola di arti marziali tradizionali, il senso di una grande famiglia.

Francesco Curci